Mortise-Family: la paura fa 4-6

LA PAURA DI SBAGLIARE è una pessima compagnia di gioco.

A volte è frutto di troppe ambizioni. Altre volte è giocare in casa degli avversari e temere il loro tifo.

Altre volte è l'essere osservati dai familiari troppo esigenti. Altre volte è l'allenatore stesso che vuole troppo e rimprovera sugli errori.

Il primo requisito per giocar bene , oltre ad avere padronanza dei gesti è disporre della tranquillità d'animo e accettare serenamente lo svolgersi della competizione, per porre semplici rimedi a qualche svista. C'è chi è calmo e possiede autocontrollo come dote naturale, c'è chi deve fare un lungo tirocinio prima di acquisirlo.

Entriamo nel merito della difficile partita del Family contro un Mortise certamente meno debole di quello visto in passato, vinta grazie alla tranquillità e al buon gioco di Antonio e della Samanta che all'ultima partita stendeva un ottimo giocatore che al contrario sotto la pressione della Samanta perdeva via via il suo controllo.

Non sbagliano solo gli arbitri e i giocatori anche i trainer a volte non sanno vedere alcune cose.

Nella fattispecie Paola giocava in un campo minato: sotto osservazione della sua ex allenatrice e di un suo talentuoso allievo: andata in tilt non esprimeva il suo gioco abituale di allenamento. Anche il consorte Ettore, dopo il doppio vincente con Samanta e un primo singolo vinto facilmente, perderà la sua tranquillità e parimenti cadrà in molte imprecisioni ed errori dettati dal nervosismo. La fortuna e i meriti a Samanta che sfoggiava un gioco incisivo e di qualità. E anche il suo consorte Antonio farà la sua ottima figura regolando per 3 a 0 il suo avversario.

Questa ostica partita potrebbe indirettamente favorire i Family Pong che potrebbero essere sottovalutati, in seguito il recupero psicologico della coppia Ettore-Paola potrà permettere una accelerata positiva alla squadra. E comunque la classifica si è mossa con il finale 6-4 e la soddisfazione di avere pur sempre sconfitto una delle squadre del Mortise .... e non è poco ....